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26 marzo 2012

La dott.sa Laura Bertelè sui vaccini dell' infanzia

La dottoressa Laura Bertelè, nota per il suo metodo nella riabilitazione fisica, è ortopedico, specialista in terapia fisica e riabilitazione motoria, psicologa, consulente sanitaria e di medicina sportiva. Come i medici omeopati, non vede di buon occhio i vaccini, in particolare i vaccini fatti in tenerissima età.
Ho trovato una sua intervista su wisesociety.it, dove ho estratto la sua opinione sui vaccini che vedete sotto.

Tra i suoi recenti interessi e nuovi campi di studio c’è anche quello che riguarda i vaccini infantili. Ci spiega di cosa si tratta e perché le sta tanto a cuore?

È una situazione che, anche da medico,ritengo allarmante: si è diffuso un uso esagerato dei vaccini in età precoce che può creare gravi danni. Cerco di spiegarmi meglio: i vaccini obbligatori sarebbero quattro, ma ormai molti genitori scelgono di fare ai figli di tre mesi l’esa o l’eptavalente. E sempre più vaccini facoltativi vengono consigliati dai medici anche negli ospedali. Tutto questo su individui che non hanno ancora un sistema immunitario perfettamente completo e che può facilmente andare in tilt perché deve elaborare in poco tempo tutti gli anticorpi necessari a “contrastare” i nemici iniettati con il vaccino. La motivazione data a madri e padri per convincerli è che servono a proteggere il bambino ma non è vero. Dietro c’è in realtà la pressione delle case farmaceutiche. Il discorso per il quale mi batto e che faccio con i miei colleghi immunologi è questo: prima di fare tutti questi vaccini a un bambino di 3 mesi e buttargli dentro il corpo una quantità così elevata di antigeni vediamo almeno se il suo sistema immunitario è sano ed è in grado di affrontarlo. Perchè se non lo fosse ci possono essere reazioni molto importanti che vanno dalle lesioni neurologiche fino all’autismo.

Quindi i suoi consigli alle madri su questo argomento?

Inannzitutto osservare il bambino: vedere se è sano, se è nato bene, se è tonico e in questo caso ci sono meno problemi. Fare attenzione invece se è nato prematuro: c’è l’abitudine a super vaccinarlo per proteggerlo, invece è sbagliatissimo perché il suo sistema immunitario è ancora immaturo. Altrettanto importante è chiedersi che famiglia c’è dietro: cioè la mamma soffre di una malattia autoimmune come la tiroidite o la psoriasi? Uno dei genitori ha avuto un tumore?Facciamo un esame delle difese immunitarie: basta un semplice prelievo in tutti i grandi ospedali. In generale andarci cauti, chiedere spiegazioni e chiarimenti, anche se il pediatra lo consiglia e insiste. Ci sono vaccini come l’antiepatite, per esempio, che possono essere tranquillamente rimandati da adulti. Dietro la nostra salute ci sono interessi enormi, quindi manteniamo un atteggiamento critico e consapevole. Soprattutto quando si tratta dei nostri figli.

Ho sottolineato in grassetto il punto più inquietante, Laura Bertelè afferma chiaramente che la motivazione data dai medici vaccinisti ai genitori per i vaccini fatti ai loro figli di pochi mesi è un falso, una balla, il chè...non mi sembra poco. Immagino che tanti medici si faranno una grassa risata leggendo l opinione sua come di tanti altri medici contrari alle vaccinazioni bollandoli come dei complottisti o altro...io preferisco diffondere queste notizie, poi chi legge si farà una sua idea.
Meditate gente, prima di fregarvi con le vostre mani ;)