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29 marzo 2013

Il fondamentalismo islamico tunisino anestetizza la FEMEN Amina


La +FEMEN tunisina di nome Amina, giorni fa è stata fatta "sparire" dalla sua famiglia e sottoposta a una sedazione permanente tramite l uso di psicofarmaci, dopo che un fondamentalista islamico tunisino l aveva minacciata di morte.
Amina aveva posato in alcune foto a seno nudo con delle scritte sulla pelle come tutte le FEMEN, queste scritte esprimevano il rifiuto della morale islamica e rivendicavano il possesso esclusivo del proprio corpo come capita spesso di sentire in un proclama femminista (l immagine sopra è un rifacimento grafico di una sua foto).
Ieri sulla pagina Facebook delle FEMEN è apparsa un intervista della giornalista francese Martine Gozlan che ha avuto la possibilità di parlare direttamente con la ragazza, l intervista è stata fatta con l assenso della madre per cercare di ammorbidire la preoccupazione per l incolumità fisica di Amina da parte delle FEMEN e della grande informazione, si tratta di un dialogo tra questa giornalista e Amina, fisicamente stanca, che parla lentamente, qui trovate il testo tradotto in italiano.
Io mi voglio soffermare sul comportamento di quell medico/psichiatra che in questo momento sta manipolando Amina, si perchè di manipolazione si tratta...non di cura!
Amina non ha nulla da curare, non mi risulta che chi manifesti come una FEMEN sia da curare con gli psicofarmaci e non mi risulta che le donne fotografate con una sigaretta siano da curare mentalmente.....a una che fuma puoi dirgli al massimo che è stupida perche si beccherà un cancro se continua a fumare, ma non che ha dei disurbi mentali da curare!
Quel medico è un criminale, questo voglio fare notare, solo un fanatico religioso potrebbe definire "cura" quell anestesia mentale e fisica che viene imposta ad Amina in questo momento, SOLO un fanatico religioso, ripeto.
Io posso cercare di comprendere le ragioni dei genitori ma non quelli del medico perchè lui sa benissimo che quei farmaci possono, insieme ad un condizionamento psicologico, sminuire la personalità e irrigidire il carattere di una persona al punto da fargli cambiare ogni sua idea e sa anche che questi farmaci possono produrre forti effetti collaterali e indurre dipendenza come le droghe vietate per legge.
La coscienza di Amina è ridotta al silenzio tramite l uso di psicofarmaci e un condizionamento psicologico, per asservirla alla morale islamica, la morale che Amina rifiutava, non certo per curare.
Fanatismo religioso, assoggettamento mentale con l uso di farmaci, con la possibilità di forti effetti collaterali e di dipendenza fisica, questo sta subendo Amina!
In Italia un simile medico sarebbe indagato con tutta la famiglia e dopo la condanna verrebbe radiato dalla professione medica dai suoi stessi colleghi!
Anche in Italia avvengono delle porcherie psichiatriche come i T.S.O (trattamento sanitario obbligatorio) e molti dei pazienti di psichiatri hanno gravi o gravissimi disturbi a causa degli psicofarmaci, arrivano anche all autolesionismo, al suicidio, all omicidio, alla violenza contro i genitori, a causare incidenti stradali.....senza che nessuno psichiatra ne paghi le conseguenze perchè è difficile o impossibile dimostrare la responsabilità di uno psichiatra nel comportamento di un paziente, ma in un caso come quello di Amina, nessuno psichiatra italiano potrebbe difendersi di fronte all accusa di aver agito per il proprio fanatismo religioso, semplicemente perchè una ragazza come Amina non può essere dichiarata malata di mente!
Quindi in Italia un medico simile sarebbe sbattuto in galera e/o radiato, nonostante tutte le porcate psichiatriche che avvengono ogni giorno anche in Italia, questo accadrebbe!
E in Tunisia!? Cosa accadrà ad Amina nella Tunisia dell Islam!?

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