A Pitigliano in Toscana è stato da poco inaugurato il primo ospedale di medicina cosiddetta "integrata" in Italia, cioè un ospedale che unisce: allopatia, omeopatia, agopuntura, fitoterapia e altro ancora.
Dico subito che ho molti dubbi riguardo a questo ospedale, lodevole iniziativa ma noto che in varie parti in rete dove questa notizia è presente, questo è presentato come un posto dove si aggiungono le cure naturali come una possibilità in più alle cure accademiche tradizionali, quindi non come un vera e propia integrazione perchè di principio viene data maggiore importanza all allopatia.Nel video sotto si vede il dott Pulcri che fa da tutore medico per l omeopatia in questa struttura (che vorrà dire? ci sono altri omeopati che lavorano sotto la sua supervisione?), non so se si tratta di un unicista piuttosto di uno che usa i complessi e nel video non viene detto nulla su cosa si intenda per omeopatia, il massimo della chiarezza!
Detto questo se propio volessi andare in Toscana in questo ospedale dovrei prima di tutto pagare per intero l omeopata perchè non sono residente in quella regione e allo stato attuale non saprei nemmeno chi mi cura e come mi cura perchè non esiste ad esempio un sito che me lo spiega, non solo...potrei magari trovarmi di fronte un approccio che io non voglio, perchè se un paziente va ad arrampicarsi da quelle parti non lo fa di sicuro per trovarsi di fronte allo stesso medico della sua città ma per trovare un omeopata/agopunturista che sappia fare il suo mestiere, quindi se io mi trovassi davanti ad un protocollo che mi obbliga prima a passare dall allopata che faccio?
Magari se telefono all ospedale mi diranno..."stia tranquillo se lei prenota una visita omeopatica andrà solo dall omeopata!"...si ok, ma allora che senso ha dire che danno la precedenza all allopatia per poi fare nei fatti il contrario e come si può facilmente prevedere la maggioranza dei pazienti vorranno questo approccio, perchè ripeto...altrimenti che ci andrebbero a fare? a cercare l approccio integrato?...non credo propio che in particolare i pazienti lontani si facciano centinaia di chilometri con questo lodevole proposito senza sapere bene dove andranno a parare.
Quindi io consiglio a chiunque mi legge, in particolare i non residenti in Toscana, di non andare in questo ospedale fino a che non vengano date sufficenti informazioni su quello che si può trovare veramente in esso.
Sotto si trova la parte iniziale dell articolo del Corriere che ne parla, per leggere il resto cliccate sui link.
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PITIGLIANO - È diventato realtà il primo ospedale di medicina integrata d’Italia nel quale specialisti di chirurgia, pronto soccorso e altre branche così dette tradizionali, lavorano a fianco di agopuntori, fitoterapisti e omeopati. Dopo anni di progetti, discussioni e qualche polemica, l’ospedale integrato, il Petruccioli di Pitigliano (Grosseto), ha iniziato a funzionare se pur con qualche limitazione. Per ora è possibile prenotare le visite degli ambulatori con gli specialisti di agopunture e omeopatia. Una terza disciplina, la fitoterapia, sarà attivata probabilmente già alla fine del mese. Le visite si prenotano al numero telefonico 0564/483500, dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 16, il sabato dalle 8 alle 12.
INTEGRAZIONE
Ma l’aspetto più innovativo del "Nuovo Petruccioli", dove per ora lavorano quindici medici, non sono gli ambulatori bensì la vera integrazione tra medicina tradizionale e complementare con erogazione dei servizi anche ai pazienti ricoverati. «Che possono decidere se eseguire solo la terapia convenzionale oppure integrarla con l’omeopatia, l’agopuntura e tra poco anche la fitoterapiaRead more at www.corriere.it