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11 febbraio 2011

Curare le irregolarità mestruali con l Omeopatia

Ho trovato questo articolo sulla cura delle irregolarità mestruali che ritengo molto interessante, non sapevo ad esempio che un 2% delle donne che sospendono la pillola hanno un amenorrea e non avevo idea di come si potesse curare una donna per quei particolari problemi femminili con l omeopatia unicista, questi che presento sotto sono degli stralci trovati nell articolo su Informasalus.it di Pietro Giulia, per chi volesse leggerlo per intero, basta cliccare sul link sotto.
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dolori mestruali
La rivista Homeopathy ha recentemente pubblicato un pregevole e ben strutturato lavoro clinico del collega Paolo Cardigno, del Dipartimento Scientifico della FIAMO. Titolo originale dell'articolo: Homeopathy for the treatment of menstrual irregularities: a case series (Homeopathy (2009) 98, 97-106). Il capitolo affrontato nello studio di Cardigno comprende un gruppo di condizioni patologiche molto frequenti in clinica: per esempio, secondo studi citati in bibliografia, il 52% delle adolescenti che si rivolge ad un ginecologo presenta amenorrea secondaria e il restante 42% accusa oligomenorrea!
Quali i risultati effettivamente raggiunti?

Nelle 8 donne affette da amenorrea secondaria le mestruazioni sono ricomparse, in media, dopo 58 giorni dall'inizio della cura omeopatica; considerate tutte le 18 donne, l'evento si è verificato in media entro 46 giorni. Il 50% (4 su 8) delle pazienti con amenorrea ha visto ripresentarsi un regolare ciclo ovulatorio; il 12,5% (1 su 8) è rimasto amenorroico. Il 33,3% (2 su 6) con OL-AM ha ripristinato cicli regolari; il 100% con OL (2 pazienti) e HRT (2 pazienti) riebbe il ciclo naturale.

Se la frequenza di cicli spontanei/anno pre-trattamento omeopatico era di 4,3, con la cura omeopatica è diventata di 9,6 cicli/anno alla fine del periodo di follow-up, vale a dire un raddoppio del numero medio di cicli spontanei.
Nella maggioranza delle pazienti arruolate le caratteristiche del flusso sono state normali; solo in 3 casi si sono verificate alterazioni significative (spotting premestruali e ipomenorrea in 2, metrorragia in 1), ma solo nel primo anno di trattamento.

Inoltre, tutte le 18 pazienti presentavano concomitanti al problema ginecologico altre importanti condizioni cliniche quali: acne, distiroidismo, sindrome bipolare, bulimia, obesità, disturbi ossessivo-compulsivi, fobie, rino-congiuntivite allergica, verruche, ipertricosi, cefalea, ecc. Tutte queste condizioni concomitanti rispetto all'aspetto ginecologico, oggetto precipuo dello studio, sono state curate o marcatamente migliorate (solamente nel caso della paziente con disordine ossessivo-compulsivo si è registrato un aggravamento): prova che la cura omeopatica classica con rimedio unitario determina una guarigione globale, non solo un'attenuazione o remissione di una patologia localizzata.
Concludiamo con alcune delle considerazioni finali esposte dall'Autore, che consideriamo del tutto condivisibili:
il corretto medicinale omeopatico unitario individualizzato ha un'azione totale, sistemica e non solo d'organo o d'apparato;
spesso, nella pratica quotidiana i sintomi specifici dell'irregolarità mestruali non sono i più utili per la diagnosi del corretto medicinale omeopatico, la cui selezione si basa sulla totalità dei sintomi caratteristici del singolo caso; i trattamenti farmacologici convenzionali - spesso gravati da effetti collaterali - possono risolvere un'amenorrea, ma non sono in grado di favorire ovulazioni spontanee regolari e cicli mestruali spontanei regolari; per raggiungere un tale obiettivo, cioè il ripristino di regolare ciclo mestruale spontaneo, è necessario che il trattamento omeopatico sia effettuato con regolarità, in maniera continuativa, per almeno 8-10 mesi. Una volta raggiunto il risultato, cioè ripristinata la regolarità mestruale, può venire meno anche la necessità di trattamento omeopatico continuativo;  le irregolarità mestruali riconoscono, talvolta, un'identificabile causa patogenetica; più spesso sono il risultato di una complessa e sistemica compromissione della capacità d'auto-regolazione dell'organismo. Secondo questa valutazione la cura omeopatica unicista individualizzata, capace di stimolare l'organismo a recuperare l'equilibrio psico-fisico alterato, risulta un'efficace ed affidabile alternativa ai trattamenti ormonali proposti dalla medicina convenzionale.
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